Il sindacato si prefigge lo scopo di valorizzare la figura ed il ruolo dell’ingegnere e dell’architetto sia che operino alle dipendenze di un’azienda privata, pubblica, nella ricerca, che in proprio come professionista singolo e/o associato.
Il sindacato altresì si prefigge lo scopo di intraprendere iniziative a difesa e tutela della dignità professionale e personale degli ingegneri e architetti.
Infine il sindacato promuove iniziative atte:
- migliorare i percorsi formativi scolastici di categoria;
- a fare conoscere e divulgare il ruolo strategico che l’ingegnere e l’architetto hanno nella società contemporanea;
- promuovere le iscrizioni nella facoltà specifiche
Nel seguito sono riportati alcuni argomenti (l’elenco non è ovviamente esaustivo) su cui il sindacato intende proporre miglioramenti e cambiamenti:
- Ristabilire un tariffario minimo e inderogabile. (Su questo punto sono stati fatti dei progressi importanti recentemente, ma si ritiene che la legislazione debba essere più chiara lasciando meno possibilità alla interpretazioni);
- Riordinamento delle abilitazioni professionali e in funzione dei titoli di studio; (revisione di conseguenza anche dei percorsi formativi di laureati e diplomati);
- Trattasi di materia attualmente trattata dal legislatore in modo superficiale, sulla quale la confusione regna sovrana. Basti pensare che sono ancora ancora sono in vigore leggi di quasi 100 anni fa, che per quanto furono ben scritte sono del tutto inadeguate al progresso attuale (R.D. 23 ottobre 1925, n. 2537, articolo 52; R.D. 11 febbraio 1929, n. 275);
- Riordinamento del sistema di aggiornamento professionale obbligatorio (che attualmente appare più efficace come bussinnes che come sistema per alzare il livello di preparazione medio dei professionisti);
- Riordino dei percorsi di studio per laureati e diplomati; aprire un “ponte” fra il mondo scolastico / universitario e quello produttivo per una nuova e corretta sinergia fra i due livelli. Creazione di corsi formativi, in collaborazione con le aziende (e/o associazioni di aziende), per assunzione presso le aziende partecipanti;
- Riordino del sistema pensionistico per ingegneri ed architetti (Argomento che interessa non solo la nostra categoria);
- Riordino in materia di incarichi professionali e appalti pubblici da enti pubblici. Dal 1990 ad oggi abbiamo assistito ad un continuo cambiamento del regolamento, spesso con regole poco chiare e farraginose.
- Riordino del sistema fiscale e superamento dei sistemi forfettari (abbassamento delle aliquote medie per imponibili Irpef fino a € 200.000, possibilità di “scaricare” per chi svolge la libera professione completamente i beni ad uso non esclusivo professionale come l’automobile, il telefono, ecc)